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Via Romagna Per Lo IOR: 13 Protagonisti Del Ciclismo Romagnolo In Sella Da Comacchio A Misano Adriatico Per Aiutare La Ricerca

Via Romagna per lo IOR: 13 protagonisti del ciclismo romagnolo in sella da Comacchio a Misano Adriatico per aiutare la ricerca

Pedalata di beneficenza in programma dall’8 al 10 settembre lungo i 462 km della Via Romagna. Saranno in sella, tra gli altri, ciclisti del calibro di Andrea Collinelli, Roberto Conti, Gian Paolo Grisandi, Letizia Galvani e Romano Randi, oltre a cicloturisti e volti noti del ciclismo come Marco Selleri e Gian Luca Giardini. L’iniziativa, ideata da Romano Randi, è stata realizzata da Marco Selleri e ExtraGiro con IOR e con il sostegno di Alé Cycling e Destinazione Romagna. E' possibile donare al link:  https://www.insiemeachicura.it/iniziative/la-via-romagna-per-lo-ior
È in rampa di lancio la “Via Romagna per lo IOR“, pedalata di beneficenza in tre tappe in programma dal 8 al 10 settembre lungo i 462 km della Via Romagna, da Comacchio a Misano Adriatico, che ExtraGiro ha organizzato con l’impegno diretto di Marco Selleri, coinvolto nell’iniziativa dall’amico Romano Randi, ex ciclista professionista e oggi volontario per l’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR).

Ci sono tutti gli ingredienti per un’iniziativa da sostenere con vigore, a partire da oggi, quando è stata attivata la possibilità di donare sulla piattaforma realizzata dall’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR) per la creazione di progetti di crowdfunding a sostegno della lotta contro il cancro. È infatti possibile sostenere la sfida a questo link:
https://www.insiemeachicura.it/iniziative/la-via-romagna-per-lo-ior.

C’è un nutrito gruppo di ciclisti romagnoli, perfetto mix tra ex professionisti (c’è anche una medaglia d’oro delle Olimpiadi) e cicloturisti.
C’è la Via Romagna, il nuovo percorso permanente per andare alla scoperta di un intero territorio toccando circa 30 comuni, 20 rocche e borghi storici, luoghi d’arte, parchi naturali ed eccellenze della tradizione enogastronomica.
C’è un obiettivo di grande valore sociale: raccogliere fondi per l’Istituto Oncologico Romagnolo dimostrando che, pedalando in gruppo nella stessa direzione, si possono ottenere grandi traguardi.

Sono 13 i ciclisti impegnati nella sfida, tutti uniti dalla passione per lo sport e dalla voglia di aiutare la ricerca nella sfida lanciata da Romano Randi, ex professionista e oggi volontario dell’organizzazione no-profit fondata nel 1979 dal prof. Dino Amadori, che ha trovato il supporto di Marco Selleri e di ExtraGiro per organizzare l’iniziativa insieme all’Istituto Oncologico Romagnolo, con il sostegno di Alé Cycling e Destinazione Romagna.

Un gruppo assortito, con altri ex professionisti, tra cui un campione olimpico come Andrea Collinelli (ad Atlanta 1996), il vincitore della tappa dell’Alpe d’Huez al Tour de France 1994 Roberto Conti, Gian Paolo Grisandi (campione mondiale inseguimento a squadre nel 1985), ma anche Letizia Galvani, oltre a cicloturisti e volti noti del ciclismo, come Marco Selleri, direttore di ExtraGiro che ha organizzato i Campionati del Mondo di ciclismo nel 2020, o il giornalista sportivo Gian Luca Giardini, che vanta importanti collaborazioni con tv nazionali e regionali.
Saranno in sella, in rigoroso ordine alfabetico: Paolo Ceccarelli, Andrea Collinelli, Roberto Conti, Letizia Galvani, Gian Luca Giardini, Giampaolo Grisandi, Roberto Medri e Roberto Medri (omonimi), Massimo Moretti, Paolo Pagani, Bruno Pelloni, Romano Randi e Marco Selleri.

La Via Romagna verrà percorsa in tre tappe, dall’8 al 10 settembre, con partenza da Comacchio e arrivo al Misano World Circuit, nell’ambito dell’Italian Bike Festival, il Salone internazionale della bici che si svolge dal 9 all’11 settembre. Tutti i protagonisti vestiranno la maglia dedicata, realizzata da Alé Cycling, azienda veneta leader in Italia nel suo settore, che ha deciso di sostenere l’iniziativa.
Si tratta anche della prima occasione per affrontare con obiettivo benefico la Via Romagna, il primo percorso regionale permanente in Italia dedicato alla bicicletta su strade asfaltate secondarie a basso traffico e su tratti “bianchi”, una delle ciclovie più interessanti a livello europeo.


«Da tempo noi di ExtraGiro crediamo molto nel ciclismo – dice Marco Selleri, direttore di ExtraGiro. Con la bicicletta non si fa solo sport, si generano attività a 360 gradi: più salute, amicizie, si generano nuove attività di comunicazione. Quando l’amico Romano Randi, volontario IOR, ci ha prospettato di fare qualcosa per promuovere l’Istituto Oncologico Romagnolo, non ci abbiamo pensato molto: così è nata questa pedalata di gruppo sulla via Romagna, attività sociale su cui ha creduto anche Alé Cycling, producendo la linea di abbigliamento dedicata, che sarà indossata dai partecipanti e che può essere acquistata da tutti gli interessati».

«Da grande appassionato di ciclismo – ha aggiunto Romano Randi, ex ciclista professionista e oggi volontario IOR –, ho pensato di unire il mio sport all’esperienza di volontario, per raccogliere fondi per la ricerca. Grazie all’amico Marco Selleri, tutto ciò si avvera».

La sfida lanciata dagli ideatori della sfida è aperta a chiunque abbia voglia di unirsi in diversi modi:

  • effettuando una donazione che andrà interamente a sostegno dell’attività dello IOR, che da più di 40 anni è al fianco delle istituzioni pubbliche nell’obiettivo di far crescere la lotta contro il cancro e le oncologie del territorio, mission che ha portato la Romagna dall’essere una delle zone più colpite da ciò che un tempo veniva definito semplicemente come “male incurabile” ad essere riconosciute come una delle aree di maggior eccellenza dal punto di vista della presa in carico dei pazienti con diagnosi di tumore;
  • pedalando insieme agli ambassador dell’iniziativa, con la possibilità di vestire la maglia realizzata per l’occasione da Alé Cycling (per info su come unirsi al gruppo: info@extragiro.it – 348 2409985);
  • acquistando la divisa ufficiale realizzata da Alé Cycling, accedendo direttamente questo link: https://www.extragiro.it/la-via-romagna-per-lo-ior/

L’attività dello IOR è perfettamente riassunta dal motto: vicino a chi soffre, insieme a chi cura. L’anima della no-profit è infatti duplice: da un lato offrire ai pazienti oncologici e ai suoi famigliari servizi di assistenza gratuita che possano alleviare il difficile percorso di cura di chi affronta una diagnosi di cancro; dall’altro lato sostenere i progetti di ricerca più promettenti portati avanti presso l’IRST IRCCS di Meldola, struttura che lo stesso IOR ha contribuito in maniera determinante a creare nel 2007. Al fianco di queste due grandi filoni di attività si inscrivono i laboratori di prevenzione proposti agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della Romagna, per contribuire a creare adulti più consapevoli delle proprie scelte di salute, e le raccolte fondi volte all’acquisto di macchinari innovativi laddove un ospedale del territorio manifesti una necessità che il servizio pubblico non riesca a soddisfare. È quindi al sostegno di questa serie di attività che l’iniziativa “Via Romagna per lo IOR”, e il crowdfunding ad essa collegato, sarà dedicata.

Attraverso la pagina FB e i canali social dell’Istituto Oncologico Romagnolo, di ExtraGiro e di tutti i ciclisti ambassador sarà possibile seguire gli aggiornamenti e contenuti esclusivi.

«Il legame tra sport e solidarietà è più che mai solido – spiega il Direttore Generale dello IOR, Fabrizio Miserocchi -. In questi ultimi anni sono aumentate le persone che hanno deciso di fare la differenza per una causa che hanno deciso di sposare e che sentono propria, come in questo caso la lotta contro il cancro, tramite un’impresa sportiva. Per noi si tratta di iniziative che hanno un duplice valore aggiunto: oltre ovviamente al sostegno economico delle nostre attività, ci permettono di accendere i riflettori sull’importanza dell’attività fisica sia come arma di prevenzione che come autentica “medicina” che migliora gli effetti delle terapie. L’epoca del “riposo assoluto” è definitivamente tramontata: la consapevolezza dei vantaggi di avere pazienti “fit”, anche per preservare una buona qualità di vita durante le cure, si è imposta con forza. Questi grandi ex professionisti, partecipando a “Via Romagna per lo IOR”, non ci aiutano solo a sostenere la nostra causa: si fanno promotori ed ambasciatori di un messaggio fondamentale, e per questo non possiamo che ringraziare tutti loro, in primis Romano Randi, il nostro volontario da cui è partito tutto».

 

 

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