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Da Carpegna A Malaga In Bicicletta: La”Randonnee” Del Romagnolo Edoardo Vandi

Da Carpegna a Malaga in bicicletta: la”Randonnee” del romagnolo Edoardo Vandi

Un mese in bicicletta, da Carpegna a Malaga, 29 tappe e oltre 3500 km in solitario con il suo bike packing. Ecco la storia della recente Randonnee di Edoardo Vandi di Santarcangelo, figlio d'arte dell'ex ciclista professionista romagnolo Alfio Vandi. Un viaggio studiato nei minimi dettagli per realizzare il piccolo grande sogno: attraversare in un una pedalata ben 4 nazioni!

“Per questioni logistiche la partenza ufficiale è stata programmata per lo scorso il 22 ottobre da Carpegna – racconta Vandi – scelta obbligata poichè volevo svalicare in Toscana e proseguire verso il andare Passo della Futa anche se era fuori percorso, una salita dove mio padre vinse da corridore professionista.  Da li poi ho pedalato lungo gli Appennini Liguri, davvero molto belli). Poi è arrivata la pioggia…ma certamente non mi sono fermato”.

L’arrivo in Francia …”A Sanremo mi sono fermato dal mio meccanico ed amico Mario che dopo un check-up completo sulla bici e qualche modifica per tenere gli zaini ben saldi (13Kg) mi ha permesso di passare la frontiera di Mentone in direzione Francia in appena sette tappe. Volevo visitare alcune città francesi con calma quindi ho fatto un giorno di riposo ad Avignone per visitare il castello, mentre a Carcassone (che avevo già visitato l’anno scorso) ci sono voluto ritornare per poi provare alcune salite fatte dai professionisti durante l’ultimo Tour de France. Successivamente mi sono portato in direzione Perpignan (Francia) nei Pirenei Orientali che mi ha permesso di svalicare in Spagna facilmente attraverso la frontiera la facile salita di Le Perthus. Da qui si entra in territorio spagnolo per raggiungere Girona, la prima grande città spagnola”.

Lo sconfinamento in Spagna … “Il giorno successivo da Girona mi sono portato nelle salite appena sopra la città che mi hanno permesso di arrivare sulla costa catalana. Da qui ho deciso di raggiungere le porte di Barcellona e di andare a fare la salita del monastero di Montserrat che domina la parte alta e periferia della città. Tutto molto facile! La cosa positiva è che in Francia e Spagna li ciclista è molto più tutelato che da noi in Italia. Per legge nessuno può disturbare la marcia del ciclista (una utopia in Italia!) e la distanza di sorpasso è di ben 2 metri dal ciclista. L’unico problema che ho riscontrato è stato l’attraversamento delle grandi città che richiedono molto tempo e una conoscenza delle mappe stradali (ho studiato nei minimi dettagli tutte le planimetrie delle tappe, poichè il solo gps non è sufficiente per affrontare questi viaggi). Da Montserrat che rimane in montagna mi sono riportato in direzione Valencia e sono tornato finalmente sulla costa spagnola dove ho poi raggiunto Calpe e provato alcune salite. Una città perfetta per allenarsi in bicicletta e si incontra anche qualche professionista in allenamento”.

Attraverso le lunghe, dritte e ben asfaltate strade spagnole (tutte, anche le più sperdute sono ben asfaltate) ho raggiunto Alicante e Murcia. La tappa più difficile  stata sicuramente quella che ha attraversatoAlmeria, località “tristemente famosa” per le migliaia e migliaia di serre. (NB: sono in atto  numerose interrogazioni Europarlamentari su questo problema in questa zona e per inquinamento dovuto alle coltivazioni in serre). Uno degli obiettivi prefissati di questo viaggio era raggiungere la città di Granada posta a 850mt slm per poter visitare La Alhambra (detta l’ottava meraviglia del mondo) che è una cittadella fortificata contesa in passato tra i mori e i cattolici. Sapevo che mettendo ‘nel mirino’ la visita su Granada avrei poi provato la scalata della Sierra Nevada.. e alla fine così ho fatto! Una giornata di meteo perfetto mi ha permesso di scalare una delle salite più dure di tutta la Spagna fino ai 2.600mt slm di Hoya de la Mora (cima Coppi ovvero la salita più alta raggiunta in questo viaggio)”.

Hola Malaga! “Dopo aver raggiunto questi obiettivi prefissati ho poi raggiunto attraverso le montagne spagnole, Malaga, dove mi aspettava l’aereo per tornare a casa. 29 tappe per un totale di 3.508Km e un dislivello totale di 37.703m con media dei 26,0 km/h in 133ore di pedalata. Non ho mai forato ne avuto problemi meccanici fortunatamente. E’ stata una bella, grande e tostissima avventura in solitaria! Una sfida contro me stesso che mi ha permesso di oltrepassare i miei limiti e di raggiungere anche una consapevolezza che posso arrivare ovunque con una preparazione mirata a questo tipo di ciclismo randonee”.

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